di Stefania Delendati
Ci siamo già occupati in più di un’occasione di “AUTelier”, shop solidale creato a Milano per sostenere l’inserimento lavorativo dei giovani nello spettro autistico. Ora, nei giorni scorsi, ve n’è stata l’inaugurazione ufficiale, non un semplice evento inaugurale, ma piuttosto un momento di condivisione e approfondimento sulle esperienze di collocamento occupazionale, con la partecipazione anche di numerosi rappresentanti istituzionali. Uno spazio in cui ogni capo d’abbigliamento, ogni accessorio, ogni libro racconta una storia.
Ci siamo già occupati in più di un’occasione (si veda agli Articoli correlati qui a fianco) di AUTelier, shop solidale creato a Milano per sostenere l’inserimento lavorativo dei giovani nello spettro autistico. Ora, nei giorni scorsi, ve n’è stata l’inaugurazione ufficiale, non un semplice evento inaugurale, ma piuttosto un momento di condivisione e approfondimento sulle esperienze di collocamento occupazionale, con la partecipazione di numerose personalità, tra cui la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli.
Il progetto, ricordiamo, è nato da un’iniziativa dell’Associazione milanese DIESIS (acronimo che sta per Domani Insieme E Sempre Integrati Socialmente), la quale si adopera da molti anni per favorire l’inclusione nelle aziende dei giovani autistici, in collaborazione con la Fondazione ADECCO.
Lo spazio commerciale, dedicato alla vendita di abbigliamento, accessori e libri è interamente gestito da un team di collaboratori con disturbo dello spettro autistico, coordinato da operatori e terapeuti. Ogni capo d’abbigliamento, ogni accessorio, ogni libro racconta una storia e AUTelier è il palcoscenico dove queste storie si intrecciano. Qui, infatti, la moda incontra la solidarietà e ogni acquisto diventa un passo verso l’inclusione.
Primo fashion shop nel suo genere, AUTelier è situato nel cuore del vivace quartiere milanese NoLo (Nord Loreto), in Via dei Valtorta, 30, oltre cento metri quadrati che sono un connubio di moda, cultura e sostenibilità sociale, un luogo che va oltre la vendita di abbigliamento e si trasforma in un crocevia di inclusione, creatività e opportunità.
Ogni giorno un gruppo di giovani con disturbo dello spettro autistico lavora con passione e dedizione tra gli scaffali del negozio. Sono loro i veri protagonisti di questa avventura che si stanno facendo strada nella vita, costruendo giorno dopo giorno un percorso di autonomia e crescita. Questo, infatti, non è solo un punto vendita, ma un vero atto di coraggio, un passo audace verso un mondo migliore, che ha trovato molti sostenitori sia nelle imprese che credono nell’iniziativa, sia nelle Autorità che hanno contribuito al successo della giornata inaugurale.
Luigi Moranduzzo, presidente della Cooperativa Sociale AUTelier, ha dichiarato: «Da 15 anni ci battiamo per creare percorsi di inclusione e inserimento lavorativo. Ora, con l’apertura di AUTelier, vediamo realizzata la nostra visione. Questo spazio non è solo un negozio, ma un luogo di cambiamento, di sfida ai pregiudizi e di opportunità».
Nel corso dell’evento inaugurale, la ministra Locatelli ha avuto un incontro riservato con i giovani che lavorano in AUTelier, per conoscere direttamente la loro realtà di ogni giorno e come il lavoro sia una vera fonte di soddisfazione e di svolta nella loro vita.
Era presente anche Gaia Romani, assessora ai Servizi Civici, alla Partecipazione e alla Trasparenza del Comune di Milano, che per prima ha creduto in questa iniziativa, tenendo a battesimo il progetto-pilota dal primo temporary shop a Segrate fino al taglio del nastro ufficiale.
Dal canto suo, Donatella Ronchi, assessora alle Politiche Sociali del Municipio 2 di Milano, ha raccontato l’inserimento di AUTelier in un quartiere attivo come NoLo, mentre Daniela Di Carlo, pastora della Chiesa Valdese, e Adriano Tomba, segretario generale della Fondazione Cattolica, insieme ad alcuni dei sostenitori, ha esposto le motivazioni che li hanno portati a sostenere il progetto.
Infine, Alessandro Fermi, assessore all’Università, alla Ricerca e all’Innovazione della Regione Lombardia, ha approfondito l’importanza della ricerca per la diagnosi precoce e come questa incida sui percorsi migliori per la persona e la sua autonomia di vita.
La soddisfazione e la realizzazione personale del team di giovani che lavora nello shop sono state trasmesse con una gioia tangibile, a conferma della concreta realizzabilità del principio esposto nel quarto articolo della nostra Costituzione: «La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto».